Agosto 2025

 

Il mondo universitario è una fucina inesauribile di scoperte scientifiche e innovazioni tecnologiche. Le università più lungimiranti investono massicciamente nel supportare i loro ricercatori a trasformare queste intuizioni in vere e proprie imprese. Eppure, nonostante un accesso privilegiato al sapere scientifico di punta e un sostegno considerevole, le startup nate in ambito accademico (University Startup Entrepreneurs - USEs) spesso faticano a raggiungere il successo dei loro omologhi che provengono dal mondo aziendale (Corporate Startup Entrepreneurs - CSEs). Una contraddizione apparente, ma che trova solide spiegazioni empiriche.

Un'analisi critica condotta dal Professor Alex Coad della Waseda Business School, e pubblicata su The Journal of Technology Transfer, esplora a fondo le differenze tra questi due tipi di imprenditori, svelando le ragioni del divario di performance.

Pubblicato in Tecnologia

 

Per decenni si è creduto che un alto livello di istruzione formale potesse agire come uno scudo contro il declino cognitivo legato all'età, quasi come una "assicurazione" per un cervello più giovane. Una convinzione radicata, che ha influenzato politiche sanitarie e stili di vita. Tuttavia, uno studio internazionale di portata epocale, pubblicato su Nature Medicine e frutto della collaborazione del consorzio europeo Lifebrain, tra cui l'Università di Barcellona e l'Institut Guttmann, ha gettato nuove ombre su questa ipotesi. Analizzando i dati longitudinali di oltre 170.000 persone in 33 paesi occidentali, la ricerca suggerisce che, sebbene l'istruzione dia un vantaggio iniziale, non rallenta il ritmo del declino cognitivo.

Pubblicato in Scienza generale


Il consorzio internazionale BioRescue*, di cui fa parte l’Università di Padova, ha inaugurato una nuova, decisiva fase della sua missione per salvare il rinoceronte bianco settentrionale (Ceratotherium simum cottoni), una delle specie più minacciate al mondo. Dall’inizio dell’anno sono stati creati tre nuovi embrioni, portando avanti un traguardo scientifico senza precedenti. Parallelamente, il team ha avviato i primi trasferimenti embrionali, impiantando embrioni puri di rinoceronte bianco settentrionale in madri surrogate appartenenti alla sottospecie meridionale. Con soli due esemplari rimasti – le femmine Najin e sua figlia Fatu, entrambe incapaci di affrontare una gravidanza naturale – BioRescue fa affidamento sulle tecniche più avanzate di riproduzione assistita e su un uso pionieristico delle cellule staminali, con l’obiettivo di offrire a questa specie una nuova possibilità di futuro.

Pubblicato in Scienza generale

 

La gestione del diabete di tipo 2 è una maratona quotidiana per milioni di pazienti, una corsa in cui il controllo della glicemia è solo una parte della sfida. Il vero traguardo è prevenire le complicanze a lungo termine, in particolare quelle cardiovascolari, che rappresentano la principale causa di mortalità in questa popolazione. In questo contesto, la scelta del farmaco giusto è cruciale. Una nuova e vasta ricerca condotta dagli investigatori del Mass General Brigham getta un'ombra su uno dei farmaci più popolari e accessibili, la glipizide, collegandola a un rischio più elevato di eventi cardiaci avversi rispetto ad altre alternative terapeutiche.

Lo studio, pubblicato su JAMA Network Open, ha analizzato i dati di quasi 50.000 pazienti, rivelando che la glipizide – la sulfonilurea più prescritta negli Stati Uniti – è associata a una maggiore incidenza di insufficienza cardiaca, ospedalizzazione per cause correlate e morte, se confrontata con una classe di farmaci più recenti, gli inibitori della dipeptidil peptidasi-4 (DPP-4).

Pubblicato in Medicina

 

Immagina un drone che volteggia con la stessa raffinatezza e agilità di un gufo durante la caccia: capace di infilarsi tra i palazzi di una metropoli, schivare ostacoli improvvisi e atterrare con precisione su una piattaforma stretta in mezzo al vento. Non è fantascienza, ma la direzione di ricerca che sta seguendo il team dell’Università di Surrey con il progetto “Learning2Fly”.

Un drone a “ali fisse” che impara dalla natura

Guidati dal dottor Olaf Marxen, gli ingegneri stanno studiando i segreti del volo degli uccelli rapaci per trasportarli su una nuova generazione di droni a ali fisse: più efficienti nei consumi ma finora meno agili rispetto ai classici droni a eliche. L’ispirazione viene dal modo in cui gufi e altri uccelli manovrano in ambienti stretti, superando con relativa facilità raffiche imprevedibili e ostacoli complessi.
A differenza dei droni rotanti, che consumano molta energia, i droni a corpo fisso sono ideali per coprire lunghe distanze e missioni di lunga durata, come l’ispezione di turbine eoliche offshore, ma hanno per tradizione mostrato scarsa manovrabilità in spazi angusti. L’obiettivo di “Learning2Fly” è rompere questo limite con un approccio totalmente nuovo.

Pubblicato in Tecnologia


Ricostruzione 3D di un aggregato di nanocristalli osservato in una roccia vulcanica (figura modificata dall'originale pubblicata nell'articolo Bamber et al., 2025). La scala è di 1 micron


Uno studio internazionale coordinato dal Cnr-Issmc di Faenza ha per la prima volta utilizzato una tecnica innovativa su rocce vulcaniche, la pticografia a raggi X, per analizzare in 3D su scala nanometrica i cristalli che si producono durante un’eruzione vulcanica esplosiva. In questo modo è possibile ottenere informazioni cruciali per una corretta valutazione del rischio in occasione di eruzioni particolarmente esplosive. La ricerca è pubblicata su Nature Communications

L'Istituto di scienza, tecnologia e sostenibilità per le ceramiche del Consiglio nazionale delle ricerche di Faenza (Cnr-Issmc) ha coordinato uno studio internazionale che apre nuove prospettive nella comprensione delle eruzioni vulcaniche altamente esplosive, le più pericolose per le comunità che vivono in prossimità di vulcani attivi, caratterizzate dalla produzione di grandi colonne di cenere e gas, e deposito di ingenti volumi di materiale vulcanico anche a chilometri di distanza dall’eruzione.

Pubblicato in Geologia

 

Immaginate di dover pagare una quota annuale solo per avere il permesso di fare la spesa. Aggiungete a questo un ambiente che assomiglia più a un magazzino industriale che a un supermercato, con prodotti impilati su bancali e venduti in quantità spropositate. Suona assurdo, vero? Eppure, questo è il modello di business di Costco, un colosso che non solo domina il mercato americano, ma ha trasformato un semplice negozio in un vero e proprio fenomeno sociale, quasi un culto. La vera domanda, però, non è cosa vende, ma come è riuscito a costruire una tale devozione da parte dei suoi clienti. La risposta sta in una profonda comprensione della psicologia umana e del marketing.

Un impero costruito sulla lealtà dei membri
La storia di Costco è un trionfo di crescita costante, basata sulla fiducia e sulla fidelizzazione dei suoi membri. Fondata nel 1983, l'azienda è cresciuta esponenzialmente. Nel 2024, ha superato i 130 milioni di membri e il suo tasso di rinnovo degli abbonamenti ha raggiunto l'impressionante cifra del 90% negli Stati Uniti. Nonostante un'inflazione costante e un'economia volatile, le quote di iscrizione hanno generato 4,6 miliardi di dollari nell'ultimo anno fiscale, dimostrando che il suo modello non è solo solido, ma a prova di crisi.

Pubblicato in Scienza generale

 

Il continuo sviluppo di tecnologie intelligenti e sostenibili richiede materiali avanzati capaci di rispondere a stimoli esterni in modo fluido e ripetibile. Un’innovazione destinata a rivoluzionare questo settore arriva dalla collaborazione tra la Pusan National University (Corea) e l’Hokkaido University (Giappone). Un gruppo di ricercatori guidato dal Prof. Hyoungjeen Jeen ha infatti individuato un nuovo cristallo metallico in grado di “respirare” ossigeno, ossia di assorbirlo e rilasciarlo ciclicamente e a temperature relativamente basse, senza perdere stabilità strutturale o funzionalità.

Il nuovo cristallo: composizione e proprietà microscopiche

Il materiale, il cui studio è stato pubblicato su Nature Communications il 15 agosto 2025, si basa su un ossido metallico contenente stronzio, ferro e cobalto. Questo cristallo specializzato si distingue per la possibilità di alterare reversibilmente il proprio contenuto di ossigeno grazie all’ossidoriduzione selettiva del cobalto.
A differenza di molti altri materiali con proprietà simili, che tendono a degradarsi rapidamente o richiedono temperature elevate per funzionare, il nuovo composto mantiene la sua integrità anche dopo numerosi cicli di ingresso e uscita di ossigeno, e lo fa a condizioni più miti e gestibili.

Pubblicato in Tecnologia

 

 

 

We live in a paradoxical era. While the law clearly states that crime should not pay, the economic and technological system we are immersed in seems to have overturned this principle. Digital platforms, which dominate our communication and access to information, have become the stage where dishonesty, in some cases, is not only tolerated but actually rewarded.

Take the case of an online scam, where an imposter exploits a celebrity's name to attract investors with the promise of easy gains. This content, despite being blatantly false, generates a wave of interactions: clicks, comments, and shares. The platform's algorithm, designed to maximize attention, does not distinguish between true and false. It only sees engagement and, as a result, pushes the fraudulent content to an even wider audience.

Pubblicato in Scienceonline

 

Viviamo in un'epoca paradossale. Sebbene la legge stabilisca chiaramente che il crimine non deve pagare, il sistema economico e tecnologico in cui siamo immersi sembra aver ribaltato questo principio. Le piattaforme digitali, che dominano la nostra comunicazione e il nostro accesso alle informazioni, sono diventate il palcoscenico in cui la disonestà, in alcuni casi, non solo è tollerata, ma addirittura premiata.

Prendiamo il caso di una truffa online, dove un impostore sfrutta il nome di una celebrità per attirare investitori con la promessa di guadagni facili. Questo contenuto, pur essendo palesemente falso, genera un'ondata di interazioni: clic, commenti e condivisioni. L'algoritmo della piattaforma, progettato per massimizzare l'attenzione, non distingue tra vero e falso. Vede solo l'engagement e, di conseguenza, spinge il contenuto fraudolento a un pubblico ancora più vasto.

Pubblicato in Redazionale
Pagina 1 di 4

 

Scienzaonline con sottotitolo Sciencenew  - Periodico
Autorizzazioni del Tribunale di Roma – diffusioni:
telematica quotidiana 229/2006 del 08/06/2006
mensile per mezzo stampa 293/2003 del 07/07/2003
Scienceonline, Autorizzazione del Tribunale di Roma 228/2006 del 29/05/06
Pubblicato a Roma – Via A. De Viti de Marco, 50 – Direttore Responsabile Guido Donati

Photo Gallery