Il Palaeoloxodon falconeri (800.000-400.000 anni fa) era la specie più piccola, alta solo circa 1 metro. Visse in un periodo in cui la Sicilia era frammentata in isole più piccole e non aveva predatori o competitori, il che contribuì alla sua estrema riduzione di taglia.
Il Palaeoloxodon mnaidriensis (400.000-100.000 anni fa) era leggermente più grande (1,8-2 metri). Visse in una Sicilia più simile a quella attuale, coabitando con altri mammiferi (ippopotami, ruminanti e carnivori), il che spiega perché la sua riduzione di taglia fu meno drastica.
Lo studio sui denti
Per capire la loro dieta, i ricercatori hanno analizzato l'usura dei denti usando due tecniche: la microusura, che esamina le tracce microscopiche lasciate dagli ultimi pasti, e la mesousura, che studia i cambiamenti a lungo termine della superficie dentale.
Nonostante le diverse condizioni ambientali e la disponibilità di risorse, entrambe le specie mostravano segni di una dieta altamente abrasiva, tipica dei pascolatori.
Per il Palaeoloxodon mnaidriensis, si pensa che questa dieta fosse un adattamento all'espansione delle praterie.
Per il Palaeoloxodon falconeri, l'assenza di predatori portò probabilmente a un aumento della popolazione, che sovrasfruttò le risorse vegetali. Le piante, di conseguenza, si "difesero" aumentando il contenuto di silice, rendendole più abrasive e causando l'usura osservata sui denti degli elefanti.
Questa ricerca conferma che le isole sono dei veri e propri "laboratori naturali" per lo studio dell'evoluzione. Dimostra anche il grande valore scientifico delle collezioni storiche dei musei, che continuano a fornire dati preziosi per la ricerca.
Bibliografia