Progetto per la “Creazione di una attività di formazione in geotermia nel sistema accademico salvadoregno”
Abstract
Project for creating a geothermal course in the academic system in El Salvador.
Countries involved: El Salvador and Italy.
The project consists on the development of a geothermal course with the aim to provide training in Geothermal activities for technical and academic/research personnel of the university of El Salvador. The project will involve the Institute for Geosciences and Earth Resources of the National Research Council of Italy (IGG-CNR), UES - San Salvador, LaGeo - San Salvador, CONACYT El Salvador and the Universities of Palermo (UNIPA).
Main objectives can be summarized as follows:
- Transfer techniques and scientific know-how in order to contribute to the study of natural resources of geothermal origin in the El Salvador geological area;
- Develop a suitable plan for management of the geothermal resources in the next future;
- Contribute to the setup a specific sector within academic and research institutions responsible for management and exploitation of natural resources, with a resulting increase in their man-power, and, in particular, in the skill of the personnel;
- Create a closer link between institutions, academic community, and the local population where geothermal activities are carry on (Ahuachapan and Berlin).
As expected consequence of these objectives, the project will be helpful in promoting and improving Academic and Research Institutions as far as the energy field of investigation is concerned. Finally these efforts will contribute to the knowledge in the geothermal energy potentiality from a the socio-cultural point of view.
Baghdad, è on line il Museo Nazionale dell’Iraq
Un patrimonio che conserva i tesori dell’antica Mesopotamia viene restituito all’uomo, sia pure in forma virtuale: il Museo Nazionale dell’Iraq (attualmente in fase di restauro dopo i saccheggi del 2003) è ora accessibile come portale web (http://www.virtualmuseumiraq.cnr.it/) grazie al progetto realizzato dal Cnr e dal Ministero per gli Affari Esteri.
La struttura multimediale, assolutamente interattiva, ha richiesto due anni di lavoro e l’opera di oltre cento specialisti (archeologi, islamisti, informatici, tecnici del suono per curare la colonna sonora ispirata alle musiche popolari irachene) per offrire un risultato ottimizzato in 3D. Per ogni reperto sono disponibili tre opzioni: la scheda informativa-didattica, l’esplorazione tridimensionale, la contestualizzazione storico geografica attraverso un filmato.
Recuperare la password di Windows
Se non usata spesso, è facile dimenticare una password tra le innumerevoli che siamo costretti ad utilizzare (bancomat, pin del telefonino, varie caselle di posta, account su social network e forum…) che una buona gestione della sicurezza informatica vuole sempre diverse.
Se la password persa riguarda un servizio on-line è quasi sempre disponibile una procedura per il recupero, ma quando questo succede con gli account di Windows come dovremmo fare?
L’unico modo sarebbe quello di formattare il computer, o comunque di reinstallare il sistema operativo, così facendo il registro sarà rimpiazzato con quello nuovo e dunque non ci verrà chiesta più la password, ma in questo rischieremmo di perdere i dati sulla nostra macchina.
Guerra civile
Era convinta che sarebbe arrivata per prima. Quando Cinzia entrò nella stanza che presto avrebbe ospitato la riunione del pomeriggio, vide qualcosa che non si sarebbe mai aspettata di trovare. Posto nel centro esatto del tavolo, come una decorazione o un vaso di fiori. Un bambino. C’era qualcosa di insolito, bizzarro in lui. Dalla statura e dall’aspetto gli si sarebbero dati non più di cinque o sei anni. Un ragazzino robusto, colorito, all’apparenza in ottima salute. Eppure non correva, non saltellava, non si lamentava di trovarsi lì tutto solo. L’intrusione di Cinzia lo lasciò totalmente indifferente. Gli unici movimenti che compiva quasi meccanicamente erano quelli della mano e della testa, intenti rispettivamente a voltare e a leggere le pagine di un gran librone di fiabe pieno di vivaci e suggestive illustrazioni.
Cinzia si guardò intorno. Come era arrivato lì quel bambino? Doveva avercelo portato qualcuno che avesse le chiavi della stanza, un vecchio e squallido appartamento che una volta fungeva da ripostiglio. Un locale un tempo governato dalla polvere e abitato da oggetti inutili e dimenticati. Ora che da qualche anno era stato sgomberato e adibito a sala per le riunioni condominiali, aveva cambiato sia regime che sudditanza. Era sempre il posto più trascurato e angusto dell’intero palazzo, ma adesso senza alcun dubbio era anche il più odiato. Ora a regnare erano i conflitti e le meschinità, e a risiedervi saltuariamente le urla, le imprecazioni e gli insulti che costituivano il principale passatempo comune degli inquilini.
Mostra-Convegno su “Tecnologie e materiali innovativi per la conservazione di manufatti cartacei costituiti da libri e documenti d’archivio d’interesse storico, artistico e culturale nel bacino del Mediterraneo
La conservazione dei manufatti cartacei è un imperativo di ogni società in quanto ha il compito di preservare, custodire e tramandare, attraverso i libri e i documenti cartacei, le conoscenze accumulate lungo secoli di storia.
Tanto maggiore è il valore di tale imperativo allorché esso è riferito alla conservazione di testi dell'area del Mediterraneo e, specificamente, di Paesi come Egitto e Italia, dove la numerosità dei testi e dei documenti di archivio non si limita a libri, giornali e riviste ma anche a riproduzioni d'arte, a carte geografiche, a fotografie e a manoscritti in grado di esprimere le più significative e preziose tracce di conoscenze culturali che sia possibile mettere a disposizione degli uomini del nostro tempo e di quelli delle generazioni future.
Scienzaonline Anno 6° n. 66 luglio 2009
Scienzaonline Anno 6° n. 66 luglio 2009
Angolo UE luglio 2009
Bandi
La European Science Foundation invita a presentare proposte per i Research Networking Programmes - 2009
Un ESF Research Networking Programme è un'attività di networking che mette insieme attività di ricerca finanziate a livello nazionale per 4-5 anni e che siano dedicate ad un tema o ad una infrastruttura di ricerca rilevanti a livello europeo con l'obiettivo di far avanzare le frontiere della scienza.
Tra gli obiettivi chiave:
Il cranio di Mozart
Sul grande Mozart le storie sono tante, a cominciare da quelle che lo ritraggono come un ex bambino prodigio mai cresciuto, uno scavezzacollo, un genio senza pari, un incompreso rivoluzionario che pagò la sua voglia di libertà con la stessa vita… La sua morte, poi, avvolta da sempre nel mistero, ha fatto scrivere oceani d’inchiostro agli studiosi ed ai romanzieri, dalla malattia all’omicidio ogni tesi è stata presentata.
Anche dopo morto Mozart ha continuato a girare per la mente di tutti. Prova ne è la leggenda del ritrovamento del suo cranio, che narra di un becchino che al momento della deposizione nella fossa comune a Vienna avrebbe messo intorno al collo della salma un filo di metallo in modo da poterla riconoscere. Tale sconosciuto individuo avrebbe in seguito segnalato la presenza della reliquia nella fossa al fine di poterla recuperare e farne dono ad un museo cittadino.
Un ospedale a misura di donna
E’ stato inaugurato il 13 giugno il nuovo punto nascita dell’Azienda Ospedaliera G. Brotzu. Alla manifestazione sono intervenuti l’assessore all’Igiene e Sanità Antonangelo Liori , il presidente della Commissione Sanità Felicetto Contu e Monsignor Giuseppe Mani che ha tagliato il nastro e impartito la benedizione dei locali. Il direttore generale Dottor. Giorgio Sorrentino e il primario di ostetricia e ginecologia Dottor. Costantino Marcello hanno illustrato il reparto, mostrando i nuovi macchinari e le modernissime tecniche di monitoraggio presenti.
Nel nuovo punto nascita gli ambienti sono accoglienti e vivaci , i macchinari se pur altamente tecnologici hanno l’aspetto di oggetti quasi ludici per forma e colore e il tutto da l’impressione di un posto piacevole in cui stare e rassicurante per la propria salute e quella del proprio piccolo.
Quando il cervello va in tilt: quali possibilità di ‘ricambio’ dei neuroni dopo un ictus?
Una ricerca internazionale di prossima pubblicazione su PLoS ONE ha individuato alcuni fattori che impediscono la formazione di nuovi neuroni, ad opera di staminali cerebrali, dopo un episodio di ischemia cerebrale. Un modello matematico ha permesso di confermare il ruolo dei fattori di inibizione e di simulare l’attività di queste cellule durante la crisi, aprendo la strada anche a una sperimentazione più affidabile di nuovi farmaci che siano in grado di potenziare l’azione delle staminali ‘riparatrici’.
Durante un'ischemia cerebrale, quando il sangue non arriva più a una porzione del cervello, per esempio a causa dell'ostruzione di un vaso sanguigno, alcuni neuroni cominciano a morire per mancanza di ossigeno e altri elementi nutritivi necessari al metabolismo della cellula cerebrale. L’ischemia, nei casi più gravi, può portare all’ictus, una malattia che in Italia colpisce ogni anno 200 mila persone ed è la terza causa di morte. Ma possono nascere nuovi neuroni, al posto di quelli ‘morti’? In teoria sì, ma in pratica le cose sono molto più complesse. Infatti, nonostante l’intensa attività di ricerca degli ultimi dieci anni sulla possibilità di generare nuovi neuroni in un cervello adulto, restano ancora da capire molte cose in questo campo.
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