Alessandro Ghigi morfologo e zoogeografo
Dal Congresso di Genetica di New York al Messico il passo è breve. Ricorda il Pasquini: “In ripetute escursioni ed esplorazioni zoologiche, in Cirenaica nel 1920, nelle isole del Dodecanneso (1926, 1928, 1929), all’Istmo di Tehuantepec, da Cordoba a Vera Cruz e per Santa Lucrezia, a Salina Cruz sul Pacifico nel 1927, in Marocco nel 1930, ai laghi messicani di Chapala e Patzcuaro nel 1932, raccolse, da naturalista d’istinto e provetto zoologo, materiali che hanno arricchito le collezioni del Museo di Zoologia di Bologna, tra cui numerosissime specie nuove”. La sola prima spedizione in Messico frutta “oltre una trentina di casse di animali vivi più altre di collezioni” (Pasquini, 1972). Nel precedente viaggio in Messico, lo zoologo bolognese aveva visitato la regione dell’Istmo di Tehuantepec; nel secondo, Ghigi visita l’area del Golfo di Ocotlàn e del Lago Chàpala raccogliendo nell’occasione nuove specie di ragni destinate ad essere successivamente descritte da Ludovico Di Caporiacco (1901-1951); nella tratta Ocotlàn-Pàtzcuaro raccoglie molluschi d’acqua dolce e numerosi anfibi (Autobiografia). Nel 1930 Ghigi intraprende un lungo viaggio nell’Africa settentrionale francese, in Algeria, Tunisia e Marocco.