Riscoperte le antiche origini della zanzara urbana vettore del West Nile
Una nuova ricerca internazionale, che include il contributo di studiosi italiani, rivela che la zanzara Culex pipiens form molestus, capace di trasmettere il virus del West Nile all'uomo con la sua puntura, si è evoluta e adattata agli ambienti antropizzati tra 1.000 e 10.000 anni fa, probabilmente nell'Antico Egitto.
Lo studio smentisce la teoria precedente che la voleva originaria delle metropolitane europee.Emergenza Sanitaria in Italia (2025).
Marcatori Spermatici Rivelano la Qualità Embrionale Precoce nella Procreazione Assistita

Un recente studio condotto dall'Università svedese di Linköping ha ridefinito il ruolo dello spermatozoo nel concepimento, dimostrando che non si limita a fornire il materiale genetico. Molecole specifiche, denominate micro-RNA, veicolate dallo sperma, svolgono una funzione cruciale nello sviluppo embrionale nei primi giorni successivi alla fecondazione. Questi risultati, pubblicati su Nature Communications, aprono nuove prospettive per la diagnostica e l'approccio terapeutico nell'infertilità.
La Rilevanza del Contributo Maschile
Contrariamente a quanto ritenuto in passato, lo sperma contribuisce all'avvio dello sviluppo embrionale anche tramite altre molecole oltre al DNA. Questo suggerisce che il contributo maschile al concepimento è più significativo di quanto si comprendesse in precedenza," afferma Anita Öst, professoressa di biologia cellulare e molecolare a Linköping e leader della ricerca. L'infertilità colpisce circa il 15-17% della popolazione.
Svelato il segreto della "specularità perfetta" del Salar de Uyuni

Un team di ricerca internazionale, con la partecipazione di studiosi italiani del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ibf e Cnr-Isp), ha analizzato e spiegato le ragioni del fenomeno di riflessione straordinario che rende celebre la piana salata del Salar de Uyuni in Bolivia.
Lo studio, che combina per la prima volta i dati del programma Copernicus con osservazioni dirette sul campo (in situ), è stato pubblicato sulla rivista scientifica Communication Earth & Environment del gruppo Nature.

