Questa ricerca non solo svela un meccanismo chiave del nostro cervello, ma fornisce anche una spiegazione molecolare per i legami già osservati tra il gene di SKT e i disturbi della memoria a breve termine. La scoperta è particolarmente rilevante perché la mancanza di SKT è stata collegata a comportamenti che ricordano i disturbi dello spettro autistico negli animali da laboratorio. Inoltre, la proteina interagisce con altre due proteine, PSD-95 e SHANK3, già associate all'autismo.
In sostanza, questa ricerca aggiunge un pezzo fondamentale al puzzle del nostro cervello, aprendo la strada a nuove terapie per le patologie neurologiche.
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