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Maggio 2025

 

 

Forest fires and wildland fires are common in summer in the  temperate boreal forest, rarer at high altitudes, and unheard of in an ice age at high altitudes – until now.  Evidence of wildfires dating back 20,000 years was recently discovered in the Massif du Queyras, in the heart of the French Alps, 2,240 metres above sea level. The news comes in a joint Canada-France study published in New Phytologist and co-authored by Olivier Blarquez, a geography professor at Université de Montréal, and Christopher Carcaillet, a professor at the École Pratique des Hautes Études, in Paris, and at the Laboratoire d’écologie des hydrosystèmes naturels et anthropisés (CNRS/Université Lyon 1/ENTPE).

Pubblicato in Scienceonline

“La febbre Chikungunya è generalmente benigna e guarisce spontaneamente” dichiarano Massimo Andreoni e Massimo Galli, rispettivamente Past President e Vice Presidente SIMIT. Le malattie già segnalate alle Autorità sanitarie nel 2015 nel Libro Bianco delle Malattie Infettive.

 

La SIMIT precisa quali sono le cause e le possibili conseguenza in merito ai recenti casi emersi a Trento e ad Anzio (in provincia di Roma) rispettivamente di malaria e di Chikungunya.

La morte di una bimba avvenuta nei giorni scorsi per malaria da Plasmodium falciparum ha suscitato grande emozione e comportato richieste di informazioni a vari infettivologi di SIMIT. “La ricostruzione dell’accaduto potrà derivare solo dal completamento dalle indagini epidemiologiche e di laboratorio in corso” spiega il Prof. Massimo Andreoni, Direttore U.O.C. Malattie infettive, Università di Tor Vergata e Past President SIMIT . “L’eccezionalità del caso, la complessità della materia e la volontà di fare chiarezza ed evitare possibili equivoci nell’interpretazione di quanto riportato dai mezzi di comunicazione ci portano tuttavia a ritenere utile precisare quanto segue” aggiunge il Prof. Massimo Galli, vicepresidente SIMIT e Ordinario di malattie Infettive presso l’Università di Milano:

  1. La malaria può essere trasmessa solo da un vettore (una zanzara del genere Anopheles), come accade nella stragrande maggioranza dei casi, o per scambio di siringa volontario tra tossicodipendenti(circostanza che non si verifica in Italia da molto tempo), o per incidente in ospedale (trasfusione, trapianto d’organo o altro tipo di incidente che comporti l’inoculazione del sangue di un paziente malarico in un’altra persona). Cinque specie di plasmodi (sulle oltre cento note) sono in grado di causare malaria nell’uomo. Le specie di Anopheles sono circa 430, di cui 30-40 possono trasmettere malaria. Ciascuna di esse è adattata a una specie di plasmodio o a una sottopopolazione nell’ambito di ciascuna specie.

Pubblicato in Medicina
Lunedì, 11 Settembre 2017 17:01

Transforming Wood into Food

 

At the moment, some sawmills treat sawdust as special waste, because it can’t be put to good use. Growing sawdust piles can even limit production. Risto Korpinen from Luke thinks that sawdust could be a part of the answer to the world’s need for food. In 2050, there will be approximately two billion more people in need of food than today. Scarcity of nutrition will become increasingly common as the amount of arable land will decrease by 600 square metres per person. At the same time, Finnish sawmills are producing 3.3 million cubic metres of sawdust each year. Even though a large part of it is used for pulp and energy production, a substantial amount of it is piling up, unused and finally rotten. World hunger and sawdust waste may seem like two separate issues, but Luke’s Research Scientist Risto Korpinen thinks they can be combined. Korpinen is leading a project called MonoCell – High-quality single cell protein for fish feed. The project’s title alone reveals quite a lot about its aim: to make high quality single-cell protein out of sawdust. The protein could later on be developed into fish feed.

Pubblicato in Scienceonline
Lunedì, 11 Settembre 2017 16:58

Overcoming borders to crowdfund green energy

 A French solar park, used by local farmers, has been successfully co-financed by investors from France and the Netherlands, thanks to an innovative solution tested by two renewable crowdfunding platforms. They managed to overcome regulatory barriers between EU countries . Solar parks proliferate in Europe and boost development of renewables, but the issue of land use is often raised. A new trend is to produce energy and cultivate crops at the same time, in other words use agrivoltaic systems. One example is the Torreilles solar park, in the South West of France. The plant’s total power capacity is 9.6MW and stretches for 43 hectares along the so-called “Route du soleil”, near Perpignan. It can produce 14,000,000 kWh per year, enough to supply 5,200 families or allow 1,400 electric cars to travel around the world, saving 1,100 tons of CO2.

Pubblicato in Scienceonline

A Scientist at the University of Birmingham has received a £1.4 million award from Cancer Research UK to carry out pioneering research that may discover how cancer ‘steals the keys’ from the body’s locksmiths, disrupting healthy cell growth and function. Dr Mathew Coleman, of the Institute of Cancer and Genomic Sciences at the University of Birmingham, is set to receive £1.4m over six years from Cancer Research UK to find out more about three specific proteins that are thought to have a role in cancer. Although this research focuses on gastrointestinal cancer, their findings will likely be applicable to a variety of other tumour types. The proteins in our body come in all shapes and sizes and play a range of roles, including controlling energy production, cell growth and cell function. But if these proteins become faulty, it can affect how they work, causing them – and cells – to go out of control.

Pubblicato in Scienceonline

 

Does the time of day matter when our body is infected by a parasite? According to new research from McGill University, it matters a great deal. Our body works differently at different times of the day following our internal clocks. Researchers from McGill University and the Douglas Mental Health University Institute have now established that parasitic infections are also controlled by these clocks. The severity of a microbe’s infection will thus vary whether it is encountered during the day or at night, a discovery that scientists believe could pave the way to new treatment and prevention strategies for parasitic infections. Nicolas Cermakian, a professor at McGill’s Department of Psychiatry and researcher at the Douglas Institute, made the discovery using Leishmania, a parasite that causes leishmaniasis and that is transmitted at night by the female sandfly. Every year, Leishmania infects about 1 million people, killing thousands and leaving many others with scars. Although the parasite is mostly located in tropical areas, climate change could spread Leishmania far beyond where it is found today. The parasite has already spread to certain parts of southern Europe.

Pubblicato in Scienceonline

Lo studio, condotto da Istituto di neuroscienze del Cnr e Ospedale San Raffaele di Milano, ha dimostrato la capacità di un nuovo vettore virale di superare la barriera emato-encefalica e diffondersi in tutto il cervello rilasciando il gene terapeutico e rallentando l’accumulo dei depositi tossici alla base della malattia. La ricerca, che apre la strada alla realizzazione di nuovi farmaci molecolari, è stata pubblicata su Molecular Therapy

 

Molte malattie neurodegenerative, come il Parkinson o la demenza a corpi di Lewy, colpiscono in modo diffuso le cellule cerebrali. Uno studio italiano dimostra la capacità inedita di un nuovo vettore virale di diffondersi e rilasciare un gene terapeutico in tutto il sistema nervoso centrale, un risultato fondamentale per lo sviluppo di terapie geniche contro queste patologie. Non solo: i ricercatori hanno testato la tecnica su modello sperimentale del Parkinson nel topo, riuscendo a ridurre i depositi tossici che causano la morte dei neuroni e a migliorare la salute degli animali. Il lavoro è coordinato da Vania Broccoli, ricercatore presso l’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (In-Cnr) di Milano e capo dell’unità di ricerca in Cellule Staminali e Neurogenesi dell’Irccs Ospedale San Raffaele – una delle 18 strutture d’eccellenza del Gruppo San Donato. Lo studio è stato pubblicato su Molecular Therapy del gruppo Cell.

Pubblicato in Medicina

Descritto per la prima volta il sistema che controlla la funzionalità delle proteine alterate in alcune patologie genetiche come fibrosi cistica o morbo di Gaucher. Lo studio, condotto su piante di Arabidopsis thaliana, è stato realizzato in collaborazione con gli Istituti di scienze delle produzioni alimentari e di cristallografia del Cnr ed è pubblicato su Pnas. La regolazione di questi enzimi potrebbe aprire la strada a nuove terapie

 

Per alcune malattie genetiche come fibrosi cistica o morbo di Gaucher, la speranza potrebbe arrivare dalla regolazione dell’enzima che controlla alcune proteine alterate in queste malattie. A sostenerlo uno studio a cui hanno partecipato l’Istituto di scienze delle produzioni alimentari (Ispa) unità di Lecce e l’Istituto di cristallografia sede di Bari (Ic) del Consiglio nazionale delle ricerche. Il lavoro, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), è stato coordinato da Nicole Zitzmann e Pietro Roversi del Dipartimento di biochimica dell’Università di Oxford. “Circa il 20% delle proteine presenti nelle cellule eucariotiche (caratteristiche degli organismi multicellulari) sono glicoproteine, essenziali per molti processi vitali come la risposta immunitaria, la comunicazione cellulare e il metabolismo”, spiega Angelo Santino, ricercatore Ispa-Cnr. “La funzionalità delle glicoproteine dipende da un sofisticato sistema biologico di ‘controllo qualità’ che sovrintende al corretto ripiegamento e alla corretta destinazione finale delle proteine stesse nella cellula. Con questo studio abbiamo descritto per la prima volta la struttura completa di uno dei principali componenti di questo sistema di controllo, l’enzima Udp-glucosio glucosil transferasi (Uggt). Conoscendo la struttura dell’enzima sarà possibile individuare in futuro nuove molecole in grado di modularne l’attività”.

Pubblicato in Medicina

 

Prehistoric human skeleton in the Chan Hol Cave near Tulúm on the Yucatán peninsula prior to looting by unknown cave divers. Picture: Tom Poole, Liquid Jungle Lab 

 

Heidelberg researchers date prehistoric skeleton found in a cave in Yucatán

A prehistoric human skeleton found on the Yucatán Peninsula is at least 13,000 years old and most likely dates from a glacial period at the end of the most recent ice age, the late Pleistocene. A German-Mexican team of researchers led by Prof. Dr Wolfgang Stinnesbeck and Arturo González González has now dated the fossil skeleton based on a stalagmite that grew on the hip bone. “The bones from the Chan Hol Cave near the city of Tulúm discovered five years ago represent one of the oldest finds of human bones on the American continent and are evidence of an unexpectedly early settlement in Southern Mexico,” says Prof. Stinnesbeck, who is an earth scientist at Heidelberg University. The research findings have now been published in PLOS ONE.

Pubblicato in Scienceonline
Lunedì, 04 Settembre 2017 13:23

Asthma Medicine Halves Risk of Parkinson's

 

 

* By studying the effect of 1000 medicines, researchers discovered that medicine against asthma and blood pressure is linked to the risk of getting Parkinson´s disease.

* While the use of asthma medicine halves the risk of getting Parkinson's, one type of medicine against high blood pressure doubles the risk.

* The researchers examined more than 100 million prescriptions ordered over the last 11 years in Norway.

* These discoveries could be the start of a radically new treatment of Parkinson's patients.

Parkinson´s disease is a chronic disease with unknown causes. The disease destroys the brain cells that control body movements. Shivering, stiff arms and legs and poor coordination are typical symptoms of Parkinson's. The symptoms may develop slowly, and it sometimes takes time to make a correct diagnosis. Researchers at the Department of Global Public Health and Primary Care (IGS) at the University of Bergen (UiB) have completed a large study that included data from the Norwegian Prescription Database, in cooperation with researchers at Harvard University.

Pubblicato in Scienceonline

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