MITICA rivoluziona la mitilicoltura: cozze alleate contro la CO2 per un mare più resiliente
Un nuovo capitolo si apre per la storica mitilicoltura di Taranto, una delle eccellenze del Sud Italia. Prende il via ufficialmente "MITICA" (Mitilicoltura Integrata per la Tutela, l'Innovazione e la Capacità di Adattamento al Cambiamento Climatico ed Ambientale), un progetto ambizioso che punta a trasformare gli allevamenti di cozze in veri e propri alleati contro i cambiamenti climatici e per la salute del mare. Ma non solo: l'iniziativa intende anche rafforzare un settore cruciale che, nonostante la sua resilienza, è sempre più esposto alle fragilità imposte da un clima che cambia, offrendo al contempo un modello innovativo per la riduzione dell'anidride carbonica atmosferica. L'iniziativa è il frutto di una sinergia strategica tra il Commissario Straordinario per la bonifica di Taranto, il Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente del CNR e il CoNISMa (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare), che unisce ben 36 università italiane. Una squadra di alto livello per un obiettivo cruciale: rendere la mitilicoltura locale non solo più produttiva, ma anche più sostenibile e, soprattutto, più robusta di fronte alle sfide ambientali.
Parte 4 - Verso un futuro di bene-essere: proposte per un paradigma di pace e sostenibilità
Parte 4: Verso un futuro di bene-essere: proposte per un paradigma di pace e sostenibilità
Abstract: Nelle parti precedenti di questo saggio, abbiamo analizzato la profonda contraddizione tra la logica di crescita infinita del capitalismo e i limiti biofisici del nostro pianeta, evidenziando come la guerra possa fungere da meccanismo per "resettare" e riattivare il sistema. Abbiamo poi approfondito le crescenti pressioni sui sistemi ecologici e le risorse, dimostrando l'insostenibilità dell'attuale percorso. In questa quarta e ultima parte, ci concentreremo sulle soluzioni. Esploreremo modelli economici e sociali alternativi, concreti e basati sui principi di resilienza, equità e sostenibilità, che mirano a porre il benessere umano e planetario al centro, per costruire un futuro di pace e prosperità duratura.
5. Proposte per modelli economici e sociali alternativi
Un paradigma alternativo dovrebbe concentrarsi sulla resilienza, l'equità e la sostenibilità ecologica, ponendo al centro il benessere umano e planetario anziché la mera accumulazione di capitale. Questo richiede un ripensamento radicale delle priorità e l'implementazione di politiche e approcci concreti, non come utopie irrealizzabili, ma come approcci basati su principi economici e sociali già esistenti o in fase di sperimentazione.
SLA e microRNA: Scoperta Rivoluzionaria per la Comunicazione Muscolo-Motoneurone
Una ricerca congiunta dell'Università di Padova, del CNR di Padova e dell'Istituto "Mario Negri" di Milano, pubblicata su «Molecular Therapy Nucleic Acids», ha rivelato nuove strategie per rallentare la progressione della SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica). Lo studio, intitolato Restoration of myogenesis in ALS-myocytes through miR-26a-5p-mediated Smad4 inhibition and its impact on motor neuron development, evidenzia come specifici microRNA (miR-26a e 431), secreti da cellule staminali normali, siano in grado di ripristinare la corretta comunicazione tra muscolo scheletrico e motoneuroni.
Un Nuovo Meccanismo di Comunicazione Cellulare
Il team di ricerca, composto dal Professor Stefano Cagnin del Dipartimento di Biologia dell'Università di Padova, da Maria Lina Massimino ricercatrice del C.N.R. e dalla prima autrice Caterina Peggion (Dipartimento di Biologia), ha scoperto un inedito meccanismo di comunicazione tra le cellule staminali del muscolo scheletrico e i motoneuroni nella SLA. Hanno dimostrato che le cellule staminali di topi affetti da SLA secernono microRNA differenti rispetto a quelle di topi sani. I microRNA secreti dalle cellule staminali normali contribuiscono alla produzione di un muscolo funzionale e migliorano il differenziamento dei motoneuroni.
Primo intervento di chirurgia radioguidata sui tumori neuroendocrini polmonari
L’operazione è stata effettuata presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea tramite l’utilizzo di una sonda innovativa in grado di individuare con precisione i tessuti tumorali da rimuovere durante l’intervento, sviluppata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dalla Sapienza Università di Roma
Venerdì 27 giugno 2025, presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea, UOC Chirurgia toracica diretta da Erino Angelo Rendina, è stato effettuato con successo il primo intervento chirurgico nell’ambito del progetto sperimentale dal titolo “Chirurgia radioguidata con sonda beta in pazienti con tumori neuroendocrini (NET) polmonari eleggibili per chirurgia radicale”. Principal Investigator del progetto è Antongiulio Faggiano della UOC Medicina specialistica endocrino-metabolica, promotori i docenti Riccardo Faccini del Dipartimento di Fisica e Andrea Isidori del Dipartimento di Medicina sperimentale di Sapienza Università di Roma.
Tre Anni dal Disastro della Marmolada: Svelati i Meccanismi del Crollo del Ghiacciaio
A tre anni dalla tragedia della Marmolada del 3 luglio 2022, un nuovo studio scientifico pubblicato sulla rivista «Natural Hazards and Earth System Sciences» offre una ricostruzione dettagliata dei meccanismi che portarono al distacco di oltre 70.000 metri cubi di ghiaccio. L'evento, avvenuto a oltre 3.200 metri di quota, causò la morte di 11 alpinisti e il ferimento grave di altri 7.
La Ricerca e il Team Multidisciplinare
Il nuovo articolo scientifico, intitolato Failure of Marmolada Glacier (Dolomites, Italy) in 2022: Databased back analysis of possible collapse mechanisms, è frutto della collaborazione di un team multidisciplinare internazionale. Glaciologi, geologi, ingegneri e geofisici provenienti da diverse istituzioni italiane ed europee – tra cui l'Università di Parma, l'Università di Padova, l'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), l'Università di Trieste, l'Università di Zurigo, ARPAV e l'Università di Stellenbosch – hanno unito le forze per comprendere le cause del collasso.
Diabete autoimmune: non è il glutine il fattore scatenante
Il diabete autoimmune, o di tipo 1, si presenta spesso associato con la celiachia, soprattutto in giovane età: oggi, uno studio condotto dal Cnr-Ibbc in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli ha chiarito la relazione tra diabete e celiachia, dimostrando che il glutine – responsabile della celiachia e a lungo ritenuto uno dei fattori coinvolti nel diabete autoimmune- non è la causa scatenante il diabete. I risultati sono pubblicati sulla rivista scientifica Diabetes.
Il "codice a barre" dei cromosomi: una nuova chiave per leggere il genoma umano
I risultati di una ricerca della Sapienza Università di Roma hanno svelato la struttura organizzata dei centromeri, le regioni centrali dei cromosomi finora ritenute indecifrabili. Pubblicati sulla rivista “Science”, i dati offrono nuovi strumenti per lo studio dei tumori e delle malattie genetiche
Ogni essere vivente cresce e si riproduce attraverso numerose divisioni delle proprie cellule. Affinché tale processo avvenga correttamente e senza complicazioni, è necessario che prima la cellula copi e organizzi precisamente le istruzioni genetiche che si trovano nel DNA.
La sombra de los grandes navíos: El ocaso de un mundo inocente
Aquí estoy. Yo soy Caonabó, cacique de Maguana. Mi historia no es solo la mía, sino la de mi pueblo, los Taínos, y la de un mundo que, en un abrir y cerrar de ojos, fue barrido. Escuchen, y oirán el lamento del viento que susurra el nombre de nuestra tierra perdida.
El Breve Encanto: La Aparición de la Nada
Recuerdo el primer avistamiento, un día grabado no en la memoria, sino en la sangre misma de nuestra isla. El sol irradiaba la superficie de las aguas, pero en el horizonte, unas sombras titánicas danzabancomo espectros. No eran nuestras ágiles canoas, nacidas del abrazo de los árboles, sino fortalezas flotantes con velas blancas como sudarios. De sus oscuras entrañas emergieron hombres. Su piel, clara como la espuma moribunda de las olas, sus rostros velados por extrañas malezas, sus ropas que brillaban con una luz metálica, antinatural. Eran un enigma, un presagio, algo que nuestros antepasados nunca habrían podido concebir.
L'ombra delle grandi navi: il crepuscolo di un mondo innocente
Eccomi. Io sono Caonabó, cacique della Maguana. La mia storia non è solo la mia, ma quella del mio popolo, i Taíno, e di un mondo che, in un battito di ciglia, fu spazzato via. Ascoltate, e sentirete il lamento del vento che sussurra il nome della nostra terra perduta.
L'incanto breve: l'apparizione dal nulla
Ricordo il primo avvistamento, un giorno scolpito non nel ricordo, ma nel sangue stesso della nostra isola. Il sole irradiava la superficie delle acque, ma all'orizzonte, delle ombre titaniche danzavano come spettri. Non erano le nostre agili canoe, nate dall'abbraccio degli alberi, ma fortezze galleggianti con vele candide come sudari. Dalle loro oscure viscere emersero uomini. La loro pelle, chiara come la schiuma morente delle onde, i loro volti velati da strane boscaglie, i loro abiti che brillavano con una luce metallica, innaturale. Erano un enigma, un presagio, una cosa che i nostri antenati non avrebbero mai potuto concepire.
Il loro capo, Colón, si presentò con gesti amichevoli, una maschera sottile su un volto affamato. Portava con sé oggetti luccicanti: gemme di vetro che riflettevano un arcobaleno ingannevole, campanelli che tintinnavano con una melodia che presto sarebbe diventata un pianto, stoffe dai colori vividi che nascondevano il tessuto della distruzione. Noi, il popolo di Arawak, li accogliemmo con la nostra cieca, sacra ospitalità. Offrimmo loro la linfa della nostra terra, la dolcezza delle nostre acque, l'oro che per noi era solo un frammento del sole, puro ornamento. Loro ci diedero in cambio le loro "meraviglie", e per un fugace istante, fu uno scambio sublime, ma maledetto. Eravamo curiosi, sì, ma era la curiosità dell'agnello davanti al lupo travestito. Non capivamo che quello che offrivano con una mano, avrebbero strappato con la brutalità di entrambe, strappandoci l'anima stessa.
Parte 3 - La guerra come meccanismo endogeno di crescita nel capitalismo: una prospettiva critica e proposte per modelli alternativi
Parte 3: Oltre il limite: l'insostenibilità di un modello distruttivo
Abstract: Nelle prime due parti del nostro saggio, abbiamo delineato il paradosso fondamentale del capitalismo – la sua incessante ricerca di crescita in un pianeta finito – e abbiamo analizzato come la guerra possa inaspettatamente agire da meccanismo di "reset" per questo sistema. Abbiamo esaminato i cicli di distruzione e ricostruzione, gli stimoli derivanti dalla spesa militare e le ricadute tecnologiche, pur riconoscendo le gravi inefficienze e i costi morali del "Keynesismo militare". In questa terza parte, sposteremo la nostra attenzione sui limiti intrinseci e insuperabili che il modello capitalistico sta ormai palesemente incontrando. Esploreremo la convergenza di crisi demografiche, ambientali e di risorse, dimostrando l'illusorietà di una crescita disaccoppiata e rafforzando l'urgenza di un cambio di paradigma radicale.