Novembre 2025


Una nuova e rivoluzionaria ricerca, frutto della collaborazione tra l'Università di Oxford e l'Università "La Sapienza" di Roma, ha svelato una drastica diminuzione dell'efficacia operativa della fauna selvatica africana. Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature, quantifica questa perdita e suggerisce strategie innovative per la conservazione.

Ogni sistema naturale possiede una sua "energia funzionale" intrinseca, che è cruciale per alimentare processi ecologici fondamentali come il riciclo dei nutrienti e la diffusione dei semi. I ricercatori hanno introdotto un nuovo modello basato sull'"energetica degli ecosistemi" per misurare l'entità di questa perdita nel contesto della fauna africana.

I risultati sono allarmanti: l'energia funzionale complessiva generata dalla fauna africana è diminuita di oltre un terzo rispetto al periodo precoloniale. La causa principale è l'estinzione e il forte declino di specie di grandi dimensioni (come elefanti, leoni e rinoceronti) che, in quanto veri e propri "ingegneri ecologici", modellavano e regolavano l'ecosistema in modo insostituibile. Animali più piccoli o il bestiame non possono replicare il loro impatto sistemico.

Pubblicato in Ambiente


The mental health crisis is not an isolated national problem. It is a crisis of civilization on a global scale, the cruelest measure of which is given by a shocking number: over a million users per week, worldwide, turn to Artificial Intelligence (AI) platforms like ChatGPT to express suicidal ideations, self-harm thoughts, or states of profound crisis.
This is not a technological advancement. It is the demonstration that millions of people in grave difficulty, from one end of the planet to the other, feel so abandoned by their welfare and support networks that they seek the only accessible and immediate "resource" in an algorithm. Despair has been outsourced to a bot, highlighting the collapse of a social and healthcare model that is no longer sustainable.

Pubblicato in Scienceonline



Il dramma della salute mentale non è un problema nazionale isolato. È una crisi di civiltà su scala globale, la cui misura più crudele è data da un numero che scuote: oltre un milione di utenti a settimana, a livello mondiale, si rivolge a piattaforme di Intelligenza Artificiale (AI) come ChatGPT per esprimere intenzioni suicide, pensieri autolesionistici o stati di crisi profonda.
Questo non è un progresso tecnologico. È la dimostrazione che milioni di persone in grave difficoltà, da un capo all'altro del pianeta, si sentono così abbandonate dalle loro reti di welfare e supporto da trovare in un algoritmo l'unica "risorsa" accessibile e immediata. La disperazione è stata esternalizzata a un bot, evidenziando il collasso di un modello sociale e sanitario che non regge più.

Pubblicato in Antropologia




Dopo l'esperienza del COVID-19, la domanda non è se ci sarà una prossima pandemia, ma quando e cosa la causerà. Gli esperti di salute globale concordano su un principio fondamentale dell'epidemiologia: il rischio di una pandemia globale e incontrollabile è inversamente correlato alla letalità di un patogeno.
Un virus non deve essere un "killer" per scatenare il caos globale; deve essere un "viaggiatore" efficiente. Un patogeno troppo letale spesso si "auto-contiene", uccidendo o immobilizzando l'ospite prima che possa diffondersi ampiamente. Al contrario, i virus più pericolosi per la diffusione globale sono quelli che si trasmettono silenziosamente, prima che i sintomi gravi si manifestino.

Pubblicato in Antropologia



Ci sono storie che la storia stessa ha dimenticato. E poi ci sono documentari che, con la forza della ricerca e della passione, riescono a scardinare il muro del tempo per riportarle alla luce. È questo il caso di "Elvira Notari. Oltre il silenzio", un'opera che non si limita a narrare la vita di una donna straordinaria, ma celebra il lavoro collettivo che ha reso possibile questa riscoperta. Non si tratta solo di un film, ma di un vero e proprio atto di giustizia per la prima donna regista in Italia.
Il regista Valerio Ciriaci ci guida in un viaggio affascinante, ricostruendo l'audacia di una figura che ha anticipato decenni di storia del cinema. Elvira Notari non è stata solo una regista, ma una vera e propria pioniera del "cinema del vero", girando le sue storie per le strade di Napoli. Il suo stile, crudo e diretto, era rivoluzionario per l'epoca: usava attori non professionisti, cogliendo la vita così com'era, con i suoi drammi, le sue passioni e la sua miseria.

Pubblicato in Antropologia

 

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