Lunedì, 09 Gennaio 2023


Un gruppo di ricercatori dell’Università Statale di Milano ha sviluppato un nuovo metodo computazionale per identificare la deregolazione del microbiota umano in relazione a patologie metaboliche: si prospetta lo sviluppo di bersagli terapeutici mirati. Il metodo, STELLA, applicato a pazienti con disturbo dello spettro autistico e sclerosi multipla.
E’ noto che l'attività metabolica di tutti i microrganismi che compongono il microbioma umano interagisce con il metabolismo dell'ospite, contribuendo alla salute umana in un modo che non è ancora completamente chiaro. Un gruppo di ricercatori del Centro per Complessità e Biosistemi dell’Università degli Studi di Milano ha pubblicato sulla rivista iScience del gruppo Cell, uno studio su un nuovo metodo computazionale per ricavare lo spettro di metaboliti associati al microbioma di un individuo.

Pubblicato in Medicina


Pubblicati su “Nature Ecology & Evolution” i risultati di uno studio internazionale a cui ha partecipato anche il paleoantropologo Antonio Profico dell’Università di Pisa


C’è una caratteristica che accomuna il cervello di Homo sapiens e Homo neanderthalensis e cioè che entrambi hanno mantenuto un alto livello di interazione tra le aree cerebrali sia nella fase giovanile che nella fase matura e, come in una sorta di sindrome di Peter Pan, non sono mai diventati veramente adulti. Lo dimostra uno studio internazionale pubblicato sulla rivista “Nature Ecology & Evolution” a cui ha partecipato il paleoantropologo Antonio Profico, ricercatore del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, e coordinato dal professor Pasquale Raia dell'Università di Napoli Federico II.

Pubblicato in Paleontologia



Fewer cases of melanoma were observed among regular users of vitamin D supplements than among non-users, a new study finds. People taking vitamin D supplements regularly also had a considerably lower risk of skin cancer, according to estimates by experienced dermatologists. The study, conducted in collaboration between the University of Eastern Finland and Kuopio University Hospital and published in Melanoma Research, included nearly 500 people with an increased risk of skin cancer.

Vitamin D plays a key role in the normal function of the human body, and it may also play a role in many diseases. The link between vitamin D and skin cancers has been studied abundantly in the past, but these studies have mainly focused on serum levels of calcidiol, which is a metabolite of vitamin D, and its association with skin cancers. Findings from these studies have been inconclusive and even contradictory at times, as serum calcidiol levels have been associated with both a slightly higher and with a slightly lower risk of different skin cancers. This may, in part, be explained by the fact that serum calcidiol analyses do not provide information on the metabolism of vitamin D in the human skin, which can express enzymes that generate biologically active vitamin D metabolites or inactivate them.

Pubblicato in Scienceonline

 

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