Una nuova minaccia per le tartarughe marine (Caretta caretta) nell’anno del record di nidificazioni in Toscana: le infezioni fungine che colpiscono uova ed embrioni
Lo studio dell’Università di Pisa pubblicato sulla rivista Fungal Biology.
Identificati per la prima volta sulle coste toscane 32 tipi di microfunghi che mettono a rischio la sopravvivenza degli embrioni delle tartarughe marine (Caretta caretta). La scoperta documentata sulla rivista Fungal Biology è stata effettuata da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali (DiSAAA-a) dell’Università di Pisa, assieme al personale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) delle Regioni Lazio e Toscana e al responsabile scientifico dell’Associazione tartAmare.
La caratterizzazione molecolare dei microfunghi ha rivelato che si tratta di specie associate al genere Fusarium, note come patogeni delle piante, alcune delle quali mai ritrovate prima nelle uova di tartarughe marine. Questa particolarità, secondo i ricercatori, svela nuovi scenari sul parassitismo fungino, aprendo la possibilità che un microrganismo sia capace di infettare componenti sia del regno vegetale sia di quello animale.