Stampa questa pagina

CATS - PAST & PRESENT: uno sguardo interdisciplinare sulla storia del gatto

Alessia Di Gioacchino 17 Nov 2025


Dal dio egizio Bastet al compagno domestico più diffuso, il gatto ha tessuto la sua presenza nella storia umana, unendo mondi che vanno dalla zoologia alla filosofia, dall’archeologia all’arte. A Roma, dal 19 al 21 novembre 2025, si terrà il congresso internazionale “CATS – PAST & PRESENT: An interdisciplinary perspective”, un evento cruciale che raduna esperti da ben 16 discipline diverse per esplorare la complessa e affascinante relazione tra l’uomo e il felino domestico (Felis catus) e i suoi parenti selvatici.

Organizzato dall'Associazione Italiana di Etnoarcheologia (AIE), con il supporto di importanti istituzioni come il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e l'Università Sapienza, il congresso promette di essere un crocevia di conoscenze, unendo la rigorosa analisi scientifica all’interpretazione umanistica e artistica del ruolo del gatto nella società.

Dalle origini al DNA: Genetica, paleontologia e zoologia
Il primo giorno è dedicato all'indagine scientifica delle origini evolutive e della dispersione del gatto. La sessione GENETICS & ISOTOPES si addentra nel profondo passato, utilizzando le più moderne tecniche di paleogenomica e l’analisi degli isotopi stabili per tracciare il percorso della domesticazione.

La Lectio Magistralis del Prof. Claudio Ottoni (Tor Vergata University) guiderà la discussione sulla dispersione dei gatti domestici in Europa negli ultimi 2.000 anni. Seguiranno contributi internazionali, come quello del team di Jeanne Mattei, Thierry Grange e Eva-Maria Geigl, che illustreranno come i genomi antichi svelino l’evoluzione del rapporto uomo-gatto, e l’analisi di Gene T. Shev et al. sulle interazioni uomo-gatto a Sagalassos, in Turchia, attraverso gli isotopi.

Nel pomeriggio, la sezione PALAEONTOLOGY & ZOOLOGY proietta lo sguardo su 35 milioni di anni di storia evolutiva dei felidi, con la Lectio del Prof. Raffaele Sardella (Sapienza Università di Roma). Saranno presentate nuove scoperte, come il cranio pleistocenico di Felis silvestris dall’Ingarano (Puglia) e approfondimenti sulla sopravvivenza del Gatto selvatico sardo (Felis silvestris lybica), evidenziando la fondamentale importanza dei felini nell'evoluzione ambientale.

Il gatto nella storia: archeozoologia e archeologia
Il gatto non è solo una specie biologica, ma un artefatto culturale. Le sessioni di ARCHAEOZOOLOGY (Mercoledì pomeriggio) e ARCHAEOLOGY (Giovedì mattina) analizzano le tracce fisiche e culturali lasciate dal felino.

La Lectio di Marco Masseti apre la sezione archeozoologica focalizzandosi sulla storia zoologica e archeologica dei felidi italiani. Si esploreranno temi cruciali, come lo sfruttamento del gatto nell’Italia Paleolitica (Ursula Thun Hohenstein et al.) e la sua transizione da animale poco considerato o selvatico a compagno domestico d'élite (Claudia Minniti, Chiara Assunta Corbino, e Ilaria Lonegro et al.) tra l’Età del Ferro e il Medioevo. Un interessante focus internazionale (Eduards Plankājs) offrirà evidenze archeologiche dei primi gatti domestici in Lettonia.

Il Giovedì, il Prof. Franco D’Agostino (Sapienza Università di Roma) aprirà la sezione archeologica con una Lectio Magistralis sui Gatti in Mesopotamia, un’area cruciale per la storia della domesticazione animale. Si approfondiranno poi i felini selvatici, come i leopardi nel Mediterraneo Orientale (Malgorzata Grebska-Kulow), ponendo le basi per comprendere il contesto in cui è emerso il gatto domestico.

Società, mito e vita quotidiana: etnoarcheologia e antropologia
Le giornate successive approfondiranno l’impatto del gatto sulla sfera sociale, rituale e immateriale.

La disciplina dell’Etnoarcheologia, rappresentata da una delle organizzatrici, Ivana Fiore, offrirà strumenti per interpretare il rapporto uomo-gatto attraverso l’osservazione delle culture contemporanee.

Le sezioni di Antropologia, Etnografia e Folklore esploreranno il gatto nel mito, nella credenza popolare e nell’immaginario collettivo. Dalle sue prime apparizioni nelle società antiche come entità rituale (si pensi al culto egizio di Bastet) al suo ruolo nelle leggende metropolitane e nelle tradizioni sciamaniche, il gatto è un potente simbolo di mistero e dualità. La presenza di un focus specifico sulla gestione etico-sociale, come la discussione sulle colonie feline di Roma (Astrid D’Eredità, Barbara Nazzaro), evidenzia la rilevanza del congresso per la comprensione del gatto nella democrazia non-solo-umana della città contemporanea, tema affrontato nella Lectio Magistralis di apertura del Prof. Simone Pollo (Sapienza Università di Roma).

Oltre la scienza: arte, letteratura e psicologia
Il congresso estende la sua analisi anche ai linguaggi creativi e alla psiche umana, confermando la sua natura profondamente interdisciplinare. Le sezioni di Storia dell’Arte, Letteratura, Filosofia, Psicologia e Performing/Visual Arts analizzeranno come il gatto è stato ritratto, compreso e idealizzato.

Dalle rappresentazioni criptiche nell'arte rupestre ai ritratti rinascimentali, fino alla sua onnipresenza nell’iconografia contemporanea (inclusi i social media), il gatto è uno specchio delle aspirazioni e delle paure umane. La sua presenza in filosofia, ad esempio, solleva interrogativi sulla coscienza animale e sul diritto non-umano. La psicologia studierà l’effetto terapeutico e i legami affettivi che si creano con i felini, indagando il Pet-Human Bond e l’influenza del gatto sul benessere umano.

Il Comitato e l'Organizzazione
Il successo del congresso è garantito da un Comitato Scientifico e Organizzatore di altissimo livello, che include figure di spicco come Francesca Alhaique (Museum of Civilizations, Rome), Ursula Thun Hohenstein (Università di Ferrara) e Massimo Vidale (Università di Padova). Gli organizzatori principali, Francesca Lugli e Ivana Fiore (AIE), hanno saputo orchestrare un programma che si tiene tra sedi prestigiose come il CNR e il Dipartimento Istituto Italiano di Studi Orientali (ISO) della Sapienza Università di Roma.

“CATS – PAST & PRESENT” non è solo un congresso, ma una celebrazione della coesistenza tra uomo e felino, un’opportunità unica per svelare i segreti di una relazione millenaria, arricchita dalla collaborazione di menti brillanti provenienti da tutto il mondo.

L'evento si terrà a Roma, dal 19 al 21 novembre 2025. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell'Associazione Italiana di Etnoarcheologia.

Related articles:

Donati G., 10 Set 2025 Does the West love rats? Scienceonline

Donati G., 10 Sept 2025 L'Occidente ama i topi? Scienzaonline

Donati G., 25 Giu 2025 The pulsating life at Quanhucun: between millet fields and earth houses Scienceonline

Donati G., 25 Giu 2025 Quanhucun: Un viaggio nel neolitico cinese e il mistero dei gatti dell'antico granaio Scienzaonline

PR Forschungsverbund Berlin e.V. (FVB) 03 Mar 2021 RNA analysis unravels the cues for feline fertility and brings hope for endangered wild cats Scienceonline

CS Università degli studi di Milano 22 Gen 2021 Cani e gatti domestici non trasmettono il SARS-CoV-2 ma possono essere contagiati dai padroni Scienzaonline

Ultima modifica il Mercoledì, 19 Novembre 2025 08:21
Vota questo articolo
(0 Voti)