Dicembre 2022



In an article published in the journal Antioxidants, researchers from the Hospital de la Santa Creu i Sant Pau Research Institute (IIB Sant Pau) and the Universitat Autònoma de Barcelona demonstrate in animal models that water enriched with hydrogen molecules (H2) improves the symptomatology of neuropathic pain and related emotional disturbances.

Twenty per cent of the Spanish population suffers from chronic pain, and between 7 and 10% from neuropathic pain. This condition, mostly caused by nerve damage, causes people to feel intense and constant pain. Treatments are scarce and often involve a large number of adverse effects that affect the patients' quality of life. For this reason, the Molecular Neuropharmacology research group, coordinated by Olga Pol at the Sant Pau Biomedical Research Institute and the UAB Institute of Neurosciences, is looking for new therapeutic possibilities that can help people who suffer from it.

Pubblicato in Scienceonline



In an article published in the journal Antioxidants, researchers from the Hospital de la Santa Creu i Sant Pau Research Institute (IIB Sant Pau) and the Universitat Autònoma de Barcelona demonstrate in animal models that water enriched with hydrogen molecules (H2) improves the symptomatology of neuropathic pain and related emotional disturbances.

Twenty per cent of the Spanish population suffers from chronic pain, and between 7 and 10% from neuropathic pain. This condition, mostly caused by nerve damage, causes people to feel intense and constant pain. Treatments are scarce and often involve a large number of adverse effects that affect the patients' quality of life. For this reason, the Molecular Neuropharmacology research group, coordinated by Olga Pol at the Sant Pau Biomedical Research Institute and the UAB Institute of Neurosciences, is looking for new therapeutic possibilities that can help people who suffer from it.

Pubblicato in Scienceonline



I supermercati italiani non hanno un piano concreto per fare a meno della plastica monouso, aumentare la vendita di prodotti con sistemi di riuso e ricarica e allontanarsi da un modello di business inquinante, basato sul massiccio impiego di imballaggi e contenitori progettati per diventare rifiuti. Lo rivela la classifica “Carrelli di Plastica” – redatta da Greenpeace e Il Fatto Quotidiano nell’ambito dell’omonima iniziativa editoriale congiunta, avviata per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento da plastica – in cui vengono rese pubbliche le valutazioni, relative al 2021, delle principali catene di supermercati italiani.

Pubblicato in Ambiente



Combinando vulcanologia e geochimica, uno studio di un team internazionale - coordinato dall’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio nazionale delle ricerche e dall’Università degli Studi Roma Tre e pubblicato su Nature Communications Earth & Environment - mette in luce le differenze composizionali di magmi basaltici che stanno alla base del diverso comportamento eruttivo di Etna e Stromboli e individua i fattori che potrebbero essere causa di eruzioni vulcaniche esplosive Uno studio, coordinato dall’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igag) e dall’Università degli Studi Roma Tre e pubblicato su Nature Communications Earth & Environment, descrive come la formazione di nanocristalli (anche detti nanoliti, fino a 10.000 volte più piccoli di un capello umano) in magmi basaltici, possa essere indotta da minime differenze composizionali, in particolare, un più alto contenuto in metalli come titanio e ferro.

Pubblicato in Geologia


Un coccodrillo marino del Giurassico Superiore era un pasto indigesto per i grandi predatori, è quanto è emerso dallo studio del dott. Giovanni Serafini di Unimore e dal prof. Luca Giusberti dell’Università di Padova. I due geologi hanno studiato dei resti fossili presenti nel Museo di Geologia e Paleotologia dell’università patavina per scoprire che sono appartenuti ad un giovane esemplare di rettile marino che è stato rigurgitato 150 milioni di anni fa. Il reperto è il primo segnalato tra i suoi simili ed il terzo in una rigurgitalite in tutto il mondo.

Un nuovo studio guidato dalle Università di Modena-Reggio Emilia e Padova ha rivelato la natura sorprendente di un fossile proveniente dal Giurassico bellunese. Lo studio, a cura del Dr. Giovanni Serafini (Unimore) e del Prof. Luca Giusberti (UniPd) è frutto di una collaborazione con l’Università di Pavia, il National Museum of Scotland e l’Università di Yale. La scoperta è stata pubblicato su «Papers in Palaeontology» in un articolo dal titolo “Tough to digest: first record of Teleosauroidea (Thalattosuchia) in a regurgitalite from the Upper Jurassic of north-eastern Italy”. Nel 1980 il geologo feltrino Danilo Giordano scoprì presso Ponte Serra, in provincia di Belluno, i resti scheletrici di un piccolo rettile teleosauroide (gruppo di animali marini prossimi ai coccodrilli) in una lastra di Rosso Ammonitico Veronese, formazione geologica celebre per l’attività estrattiva in Veneto.

Pubblicato in Paleontologia

 

Alterazioni patologiche nel sistema nervoso centrale e nell'intestino



La tomografia a contrasto di fase a raggi X si è rivelata una tecnica efficace per indagare l’origine e l’evoluzione della sclerosi multipla e individuare possibili biomarker precoci, secondo una ricerca dell’Istituto di nanotecnologia del Cnr condotta in collaborazione con il Dipartimento di neuroscienze dell’Università di Genova e altre istituzioni di ricerca internazionali. Lo studio è pubblicato su Communications Physics

Una ricerca dell’Istituto di nanotecnologia (Nanotec) del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma condotta in collaborazione con il Dipartimento di neuroscienze dell’Università di Genova e altre istituzioni di ricerca internazionali, ha dimostrato che la tomografia a contrasto di fase a raggi X è una tecnica efficace per indagare l’origine e l’evoluzione di patologie neurodegenerative come la sclerosi multipla, e individuare possibili biomarker precoci.

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1 dicembre 2022 – I massimi esperti a livello internazionale si confrontano sulle nuove strategie terapeutiche, sui nuovi target, su cure sempre più personalizzate al convegno “Immunotherapy Bridge”, organizzato dall’oncologo dell’Istituto dei tumori di Napoli, Paolo Ascierto e giunto alla dodicesima edizione. E una nuova speranza arriva proprio dal Pascale: presentati dati incoraggianti da due studi che dimostrano l’efficacia di nuovi immunoterapici nel melanoma dell’occhio e in casi in cui finora non veniva praticata l’immunoterapia.

Dal ponte virtuale che unisce il Vesuvio al resto del mondo (da qui il titolo del convegno “Immunotherapy Bridge”), creato dodici anni fa da Paolo Ascierto, oncologo ricercatore dell’Istituto Pascale, parte una nuova speranza per i pazienti del melanoma a cui, fino all’altro ieri, neanche l’immunoterapia veniva vista come un’ancora di salvezza.

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Giovedì, 01 Dicembre 2022 10:18

Ischia, tragedia largamente annunciata


Si continua a costruire dove non si dovrebbe, si continua a ipotizzare condoni edilizi e non si approva in tempi rapidissimi una legge sul consumo di suolo.
La reiterata e irresponsabile gestione del territorio dell’isola, con l’accelerazione provocata dagli effetti del cambiamento climatico, è diventata una bomba innescata e pronta ad esplodere.

Quella di Ischia è una tragedia annunciata che ha cause e responsabilità precise. Suona come una grande ipocrisia piangere le vittime di questi giorni, quando si continua a costruire dove non si dovrebbe, si continua a strizzare l’occhio a possibili condoni edilizi e non si approva in tempi rapidissimi una legge sul consumo di suolo.
Purtroppo, la situazione dei sei Comuni dell’Isola è nota da tempo: le mappature delle aree a rischio sono ufficiali e pubbliche. Sulla base delle perimetrazioni del Piano di Assetto Idrogeologico, nel Comune di Ischia (il più grande dell’isola) si stima che quasi 3.700 persone vivano nelle aree con pericolosità di frana elevata o molto elevata. Nel Comune di Barano un terzo della popolazione vive in zone considerate a rischio frane elevato o molto elevato, percentuali sostanzialmente analoghe si registrano anche nel comune di Serra Fontana. Nel Comune di Forio si stima che oltre 1.150 persona vivano in zone a rischio elevato mentre sarebbero circa 900 quelle nelle zone ad alto rischio. Nel Comune di Lacco Ameno, il più piccolo dell’Isola, sarebbero oltre 550 i residenti nell’area a rischio molto elevato, mentre più di 400 quelli nell’area di rischio elevato.

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Messa a punto dal Bambino Gesù con il MIT di Boston, consentirà di sperimentare la sospensione della terapia antiretrovirale. Ogni anno nel mondo 150.000 nuove infezioni pediatriche.
Una nuova speranza di trattamento per i bambini affetti da HIV arriva dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù alla vigilia della Giornata Mondiale contro l’AIDS. Medici e ricercatori sono riusciti a mettere a punto una nuova procedura in grado di caratterizzare la carica virale residua e la risposta immunitaria protettiva a essa associata presente nei pazienti, individuando quei bambini in cui il residuo virale risulta dormiente e quelli in cui tale residuo comporta, se non adeguatamente trattato, un rischio di recidiva della malattia. I risultati di questa nuova procedura verranno presentati nella prossima edizione della Conference on Retroviruses and Opportunistic Infection, che si terrà a Seattle il prossimo mese di febbraio. Nel corso del 2023 partirà al Bambino Gesù la prima sperimentazione per la sospensione della terapia antiretrovirale nei bambini con riserva virale “dormiente”.

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Giovedì, 01 Dicembre 2022 08:44

Oldest Pterodactylus fossil found in Germany



Pterosaurs, the flying reptiles of the dinosaur era, originated in the Late Triassic (227 million years ago) and became extinct at the end-Cretaceous extinction event (66 million years ago). With wing spans ranging from 1 to 12 meters, they dominated the world’s skies for more than 160 million years.
The first described and named pterosaur – and namesake of the whole group – is Pterodactylus from the famous Solnhofen Limestone of Bavaria, southern Germany. Originally described in 1784 by the Italian naturalist Cosimo Alessandro Collini, the fossil was considered to be an aquatic animal for 25 years, before Georges Cuvier found out it was a flying reptile belonging to a new, previously unrecognized group.

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