Venerdì, 05 Agosto 2022

 Gli ultimi studi condotti presso il sito preistorico di Grotta Romanelli, realizzati da Sapienza, Università di Torino, Statale di Milano e Istituto di geologia ambientale e geoingegneria (Igag) del Cnr, hanno permesso di retrodatare i livelli basali del deposito di grotta a circa 350mila anni fa.

 Le origini del sito preistorico di Grotta Romanelli in Puglia sono molto più antiche di quanto i ricercatori hanno ritenuto finora. Gli ultimi rilevamenti geologici e le attività di scavo infatti hanno permesso di ricostruire l’evoluzione della grotta, che ha iniziato a riempirsi molto tempo prima di quanto creduto finora, con modalità simili probabilmente a quelle di altre grotte del tratto di costa salentino in esame. Uno studio realizzato da Sapienza, Università di Torino, Statale di Milano e Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igag), appena pubblicato sulla rivista Nature-Scientific Reports, dimostra che uomini e animali hanno iniziato a lasciare testimonianza della loro presenza nei sedimenti della grotta molto prima di quanto indicato dalle ricerche passate.

Pubblicato in Paleontologia

 

Scienzaonline con sottotitolo Sciencenew  - Periodico
Autorizzazioni del Tribunale di Roma – diffusioni:
telematica quotidiana 229/2006 del 08/06/2006
mensile per mezzo stampa 293/2003 del 07/07/2003
Scienceonline, Autorizzazione del Tribunale di Roma 228/2006 del 29/05/06
Pubblicato a Roma – Via A. De Viti de Marco, 50 – Direttore Responsabile Guido Donati

Photo Gallery