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Roma Sfilerà per la Giustizia: Il Ritorno del Climate Pride contro il Modello Fossile

Benedetta Di Sisto 14 Nov 2025

 

Il 15 novembre a Roma si terrà la seconda edizione del Climate Pride. La manifestazione nazionale, con partenza alle ore 14:00 da Piazzale Aldo Moro, ha l'obiettivo di portare in piazza l'urgente richiesta di giustizia climatica e sociale, spingendo per decisioni politiche coraggiose. L'evento si inserisce nel contesto delle mobilitazioni internazionali in vista della COP30 in Brasile, rilanciando il dibattito su clima, biodiversità e la necessità di una transizione ecologica equa.

Un Grido Collettivo Contro le Disuguaglianze
Oltre settanta associazioni, movimenti e collettivi animeranno le strade della Capitale con una street parade ricca di colori, musica e performance artistiche. L'obiettivo centrale è sensibilizzare l'opinione pubblica e i decisori politici sulla necessità di abbandonare l'attuale modello di sviluppo fossile ed estrattivista, ritenuto responsabile di crisi climatiche, conflitti e crescenti disuguaglianze.

La mobilitazione è concepita come una celebrazione della resilienza della natura e delle comunità, utilizzando simboli che rappresentano la vita multispecie, le energie rinnovabili e la possibilità di uno stile di vita compatibile con la salute del pianeta.

Interconnessione tra Crisi e Conflitti
Il Climate Pride promuove il concetto di una giusta transizione che coniughi la tutela ambientale con i diritti dei lavoratori e uno sviluppo equo, creando occupazione sostenibile e di qualità.

L'attuale scenario geopolitico è segnato da una drammatica interconnessione: il modello economico basato sull'estrazione e l'uso di combustibili fossili alimenta ingiustizie sociali, guerre e devastazione ambientale. Il riarmo e l'industria fossile sono visti come due facce della stessa dinamica estrattivista e coloniale, volta a proteggere profitti privati a discapito dei popoli e degli ecosistemi. Molti dei conflitti in corso (dal genocidio in Palestina alle guerre per il controllo delle risorse) sono intrinsecamente legati alla dipendenza globale da gas, carbone e petrolio, con ingenti spese militari destinate alla protezione dei progetti estrattivi delle multinazionali.

Difesa dei Diritti e Cambiamento Radicale
La manifestazione si pone anche come un forte richiamo alla pace e alla difesa dei diritti umani, delle popolazioni originarie e dei lavoratori. Sottolinea l'importanza di garantire la libertà di protesta e di contrastare la criminalizzazione del dissenso. L'evento evidenzia l'interconnessione tra salute, giustizia climatica e benessere sociale, esigendo politiche che impongano la responsabilità a chi inquina e che promuovano la bonifica e la riconversione dei territori contaminati.

Il Climate Pride è una dimostrazione simbolica e concreta della necessità di un cambiamento radicale, equo e sostenibile, adottando un approccio intersezionale, transfemminista e anticoloniale.

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